Mission
La DDclinic è una fondazione no-profit che si dedica a promuovere un futuro in cui salute, benessere e longevità siano accessibili a tutti. La fondazione si concentra sulla trasformazione delle abitudini alimentari per prevenire l'aumento delle malattie croniche, delle disabilità e delle condizioni croniche che gravano su famiglie, sistemi sanitari ed economie a livello globale. Attraverso la sensibilizzazione e l'educazione, la DDclinic lavora per ridurre drasticamente l'incidenza di queste problematiche, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone e sostenendo una maggiore sostenibilità sanitaria ed economica.
Crediamo fermamente che il benessere umano e la salute del pianeta siano due facce della stessa medaglia. Da oltre dieci anni, studiamo la chimica cellulare dei Centenari che vivono in aree altamente inquinate, come la Terra dei Fuochi, per sviluppare soluzioni sostenibili e promuovere scelte alimentari che possano migliorare la vita delle persone e proteggere il nostro ambiente.
Le nostre ricerche hanno dimostrato che rigenerazione cellulare e inquinamento da metalli pesanti sono strettamente collegati. Liberarsi di queste tossine, insieme a una dieta sana, è il primo passo verso un vero benessere globale che rispecchia la salute del pianeta.
Oggi, il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità rappresentano sfide critiche, legate anche alle nostre scelte quotidiane. Prendere consapevolezza di ciò che mettiamo nel piatto può fare la differenza, migliorando non solo la nostra salute, ma anche quella della Terra. Gli scienziati sono chiari: il cambiamento inizia da noi.
Anno di Fondazione: 2017 da tre Soci esperti in Immunologia, Allergologia, Ecotossicologia, Genetica e Scienze dell'Alimentazione.
La DDclinic Researh institute studia modelli d'invecchiamento e resilienza di Fenotipi positivi (longevi e centenari), che vivono in aree caratterizzate da rilevante impatto antropico (Blue Man in Red Zone - Terra dei Fuochi - Polo Petrolchimico Siracusano).
Dalle nostre ricerche è emersa come
decisiva la correlazione tra autofagia, rigenerazione cellulare e inquinamento
ambientale da metalli tossici: la capacità di risposta cellulare atta a
neutralizzare l'impatto biologico dei metalli pesanti è infatti uno dei meccanismi
biologici ben rappresentati nei longevi (biologia positiva).